Il D. Lgs. 67/2011 ha introdotto per gli addetti a lavorazioni particolarmente faticosi e pesanti la possibilità di usufruire di un accesso anticipato alla pensione, attraverso la Comunicazione lavori usuranti.
Pertanto, entro il 31 marzo 2023, i Datori di Lavoro devono provvedere all’invio della comunicazione relativa al monitoraggio e alla rilevazione dei lavoratori che, nel corso dell’anno 2022, hanno svolto attività faticose e pesanti rientranti nella previsione del D. Lgs. 67/2011.
In caso di omissione della comunicazione dovuta è applicabile una sanzione amministrativa da 500,00 a 1.500,00 euro.
A) Lavorazioni pesanti
- Lavori in galleria, cava o miniera: sono comprese anche le mansioni svolte prevalentemente e continuativamente in ambienti sotterranei;
- lavori in cassoni ad aria compressa;
- lavori svolti dai palombari;
- lavori ad alte temperature;
- lavorazione del vetro cavo;
- lavori di asportazione dell’amianto;
- lavori svolti prevalentemente e continuativamente in spazi ristretti: la norma si riferisce, in particolare, ad attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, e, per spazi ristretti, intende intercapedini, pozzetti, doppi fondi, blocchi e affini;
- conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, con capienza superiore a 9 posti;
- lavori a catena o in serie: sono comprese anche le ipotesi di chi sia vincolato all’osservanza di un determinato ritmo produttivo, o la cui prestazione sia valutata in base al risultato delle misurazioni dei tempi di lavorazione.
B) Lavoro notturno
È considerato lavoro notturno usurante la prestazione lavorativa del lavoratore che svolge, per un minimo di 64 giorni nell’anno, almeno 6 ore di lavoro consecutive nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino, ovvero il lavoratore che presta, per l’intero anno lavorativo, almeno 3 ore nel medesimo intervallo.
La comunicazione per il lavoro notturno deve indicare, per ogni dipendente, il numero dei giorni di lavoro notturno svolti nell’anno.
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